Consigli per le tesi di laurea

In Italia, la tesi di laurea, specie quella magistrale, è considerata con la stessa solennità di una dissertazione di dottorato o di un libro: colleghi e studenti stranieri si stupiscono dei festeggiamenti che seguono la discussione, degni di un premio letterario. È bene tenere a mente che una tesi, specie se non si tratta di un dottorato, non è una monografia: non bisogna esagerarne l’importanza e sentirsi in dovere di cercare di mostrarsi l’erede di Nietzsche, né pensare che una tesi non sia altro che una sintesi di alcuni testi letti durante il periodo di studi, tenuti assieme da un tema che vi sta a cuore o che vi ha colpito. Si tratta di un esercizio accademico di approfondimento. Il suo è obiettivo è essere una prova tangibile che, al termine del percorso di studi, la/lo studentessa ha acquisito una conoscenza di un corpus, di alcuni concetti e che è stato capace di usare un metodo.

Ciononostante, in un sistema universitario come quello italiano, basato quasi esclusivamente su esami orali, nel quale la memorizzazione sostituisce spesso la comprensione, il momento in cui si inizia ad abbozzare una tesi può generare un momento di crisi, che blocca la scrittura. Le difficoltà più comuni includono:


Alcuni consigli


Alcune norme


Per dettagli su norme editoriali (note, bibliografia, ecc.), fate riferimento a

https://www.unive.it/pag/fileadmin/user_upload/dipartimenti/management/documenti/TESI_LAUREA/Guida_Tesi_giugno_2022.pdf

Alcunio consigli:

https://www.paolocosta.net/corsi-universita-pavia-comunicazione-cim-cod-studi-umanistici/tesi-di-laurea-norme-redazionali-grammaticali-e-tipografiche/

https://monoskop.org/images/2/2a/Eco_Umberto_Come_si_fa_una_tesi_di_laurea_2001.pdf